Il Vecchio Ovile

Nel locale attiguo alla colonica del podere, ricavato da un vecchio ovile, sono sistemate due sezioni che, con modalità diverse, sono strettamente attinenti al bosco: la caccia e la raccolta di legna, principalmente impiegata nella produzione di carbone e brace.

Per quanto riguarda questa seconda sezione, l’attrezzatura comprende: gli arnesi da taglio (accette e marracci) e per il trasporto; quelli dei carbonai (zappa, pala, rastrello, vaglio per raccogliere il carbone, la lanterna e altri) ed alcuni riferiti all’attività dei vetturini, le persone che per conto dei mercanti provvedevano, con i muli, al trasporto delle balle di carbone.

Se la produzione di legname ad opera (travi, tavole, panconi) acquisì importanza solo negli anni del secondo dopoguerra, quella di carbone ha avuto, nelle zone dell’Appennino tosco-emiliano, un’importanza economica notevole per un lungo periodo.

Appannaggio per secoli della classe nobiliare (più tardi della media e alta borghesia), la caccia è divenuta solo in epoca recente un’attività liberamente praticata da tutti, come svago e divertimento.

In un rapporto quotodiano di stretta interdipendenza con la natura i contadini si ingegnavano, con mezzi semplici (anche se, ai nostri occhi, probabilmente non molto ortodossi) nella cattura della piccola selvaggina.

Questo nonostante i divieti e il continuo ostacolo da parte dei signori, che vedevano in questa occupazione un’inutile, e poco redditizia, distrazione dall’attività agricola. In realtà erano bisogni quasi primari che spingevano il contadino verso la caccia: la possibilità di integrare il magro bilancio di carni nella quotidiana dieta familiare, oppure di procurarsi un ulteriore introito tramite la vendita della selvaggina. Vi è poi da mettere nel conto l’eliminazione di quelle specie che potevano recare danni al podere e agli animali domestici.  Esistono alcune  tecniche fondamentali di cattura che non prevedono l’uso di armi da fuoco: reti, panie, lacci e trappole.

Nella sala è presente anche un bertaello per i pesci: la pesca era praticata principalmente dai ragazzi, anche in questo caso con tecniche molto semplici. I pesci, ma anche i granchi, erano catturati a mano o con una forchetta oppure dopo aver chiuso un tratto di torrente tramite briglie rudimentali.

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