La Segheria

La tettoia situata sul lato posteriore della colonica di Casa d’Erci raccoglie, oltre ad un esemplare di sega a nastro – proveniente da una segheria di Borgo San Lorenzo, attiva fino agli anni settanta – una serie di strumenti relativi alle attività artigianali del legno.

Dalla macchia, dove i tronchi venivano tagliati secondo le richieste del committente e marchiati con il segno del conduttore, i segantini (talora erano gli stessi carbonai a svolgere questo lavoro, oppure i contadini in cerca di un impiego durante i tempi morti del ciclo agricolo) seguivano i carri condotti dai buoi lungo itinerari prestabiliti e spesso molto disagiati, verso i luoghi di destinazione.

I mezzi di trasporto del legname erano differenziati secondo il percorso. In pianura era utilizzato un carro con le ruote molto alte, in montagna veniva invece usato il carromatto, di piccole dimensioni e con ruote piccole.

Nella fase storica precedente la meccanizzazione i tronchi erano lavorati manualmente: dopo averli posti su un cavalletto si creavano assi e travi di varie forme e misure con i segoni, tra cui il più diffuso e caratteristico era il segone a telaio.

Il ripiano situato lateralmente agli attrezzi raccoglie una collezione di tronchi che documenta le specie esistenti nel podere.

La-Segheria