Descrizione Progetto

La stanza più grande della casa, generalmente situata nei piani superiori a tetto, era adibita a granaio. In questo luogo si conservavano le derrate alimentari più importanti: grano, fagioli, ma anche verdure e salumi. Sotto il monte del grano veniva messo ad esempio il prosciutto,per evitare un eccessivo essiccamento dopo che era stato appeso; i cereali ed i legumi erano posti nei sacchi o in mucchi sul pavimento; sull’arcolaio si trovavano i bubbolini (pomodori a grappoli).

Talvolta si trovavano in questi locali grandi contenitori, ricavati da tronchi scavati, per la conservazione della farina di castagne. Gli strumenti per la pesatura e la misurazione erano diffusi anche tra le famiglie dei mezzadri; si trovavano principalmente le grandi stadere per la pesatura del grano, ma anche misure e pesi di minore capacità per gli altri cereali. La misura più comune adottata dal Medioevo fino ad epoca recente, ad ulteriore testimonianza dello spirito di conservazione delle tradizioni tipico del mondo rurale, è stata lo staio, con i suoi sottomultipli (vedi la tabella esposta vicino alla porta).

Sul lato destro del granaio da notare l’abburatto per setacciare la farina; tale attrezzo in genere si trova in cucina.
È composto da un rullo diviso in sezioni, in leggera pendenza; ciascuna di queste è rivestita con tessuti a trama più o meno fitta, in modo da selezionare la macinatura fino alla crusca. Ad esempio, per il semolino dei neonati, o la farinata con il pane fritto era utilizzata quella che usciva dalla prima setacciatura, per il pane quella finale.
Alla parete si trovano infine alcune zucche essiccate e svuotate che venivano utilizzate come contenitori durante la pesca.

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