Descrizione Progetto

La camera da letto costituisce l’unico spazio privato della coppia contadina, diviso solo con i più piccoli della famiglia. La casa poteva disporre di più camere; in tal caso gli anziani, i nonni, dormivano in quella più calda, situata sopra la canna fumaria della cucina.
Anche in questa stanza l’arredo è modesto. Sul letto è posto il saccone riempito con le foglie di granturco, le lenzuola, il coltrone. Al centro è l’arcuccio in legno, per proteggere i più piccoli che dormivano tra i genitori, ai piedi troviamo lo scaldaletto, detto il prete.
Le culle di legno per i neonati sono molto rare e, quando esistono, sono frutto dell’abilità artigianale del genitore.
Il trabiccolo, situato nell’angolo della stanza, serviva ad asciugare le pezze, talora gli asciugamani.
Per lavarsi la famiglia disponeva in genere di un unico lavamano; nella vetrina, assieme agli oggetti di uso comune da toeletta si trovano alcuni capi di abbigliamento per neonati (pezze, fasce, scarpine).

Completano l’arredamento il cassettone con la spera, cioè la specchiera, l’armadio, il baule dotale per il corredo avvolto in tele per ripararlo dalla polvere, le acquasantiere e i comodini.

In questa stanza sono raccolti anche alcuni oggetti particolari, come la borsetta da tasca o da cintola, posta in genere sotto il vestito, che conteneva il rosario, un fazzoletto e qualche spicciolo; l’abito da battesimo, che le famiglie si scambiavano all’occasione, insieme a capi di vestiario tradizionali e alcune ricostruzioni, eseguite con tecniche antiche, di capi di vestiario contadino secondo i modelli riferibili ad abiti del XIX secolo.

La-Camera